Dall’esperienza del limite, nuove prospettive

10 settembre 2021 h. 18 (ora italiana – UTC 16)
Rivedi il Webinar su YouTube

Il racconto del Webinar
a cura di Marcella Ioele e Claudio Antonio Bosco

Buio, luce, coraggio di vivere la vita nonostante tutto, accogliere il proprio limite, capire la nuova lingua che parla il nostro corpo, speranza nei cambiamenti, inventarsi nuove abilità…

Queste alcune delle parole piene di profonda vitalità che hanno colorato e dato vita al primo  di 4 webinar in lingua italiana del Progetto Dare to Care dal titolo: “Dall’esperienza del limite, nuove prospettive”, col supporto tecnologico e di regia del Centro Mariapoli Internazionale di Roma. Un centinaio le persone partecipanti, in diretta su Zoom e su Youtube, che hanno voluto iniziare con gli organizzatori un cammino che si annuncia bellissimo e affascinante,  a scoprire, come detto dal conduttore del webinar, Claudio Antonio Bosco, teologo, “questa dimensione fondamentale dell’essere umano che è il LIMITE!”.

Il filmato dal titolo “Opportunity”, prodotto dal Laboratorio “Dal limite il di più”, a regia di Donato Chiampi, ha fatto da apripista per un dialogo senza vuoti, ma non senza pensosi silenzi, a voce in diretta e con l’uso in tempo reale della chat o dello strumento virtuale denominato padlet. Testimonianze di persone che vivono il limite sulla propria pelle in vario modo, o ne condividono la quotidianità, hanno toccato nel profondo i partecipanti, alcuni tra i quali hanno donato alcune impressioni a caldo:

  • E’ stato bello vedere ogni persona che parlava nel video immaginando tutte le persone che ci sono dietro (familiari, amici, operatori socio-sanitari, ecc.) e che permettono di avere una vita dignitosa;
  • Grazie per questo momento SACRO;
  • Grazie mille per averci mostrato questa realtà che è davvero commovente.
  • Ho avuto esperienza con un vicino disabile il quale aveva l’abilità di un sorriso …
  • Ho aperto gli occhi sulle barriere attorno a me (che magari ho costruito anch’io nella mia casa o nella mia azienda) che escludono altri da partecipare, facendo diventare il loro limite un problema quando non dovrebbe esserlo.
  • Meraviglioso, semplice, vero… per nulla scontato, e neanche noioso!

Una delle testimonianze è quella di un’associazione costituitasi a Macerata: “…ci siamo resi conto che i pensionati erano a rischio di depressione nella nostra città. Ultimamente ci sono diversi ‘drammi della solitudine’ quindi ci sembra che un limite molto grave attuale sia l’individualismo e la solitudine progressiva, per cui si è cercato di ‘costruire la comunità’, una rete che permetta di vivere non tanto quello che ci manca (limite), ma quello che sappiamo fare. (….) La cosa semplice che abbiamo fatto è il “matching” tra le disponibilità e le necessità delle persone”.

O quella di due genitori toscani che, a fronte dei limiti del proprio figlio di 11 anni affetto da miopatia, hanno dichiarato di imparare da lui come si accettano i propri limiti e nello stesso tempo, come cittadini attivi, hanno “guadagnato” presso l’amministrazione comunale l’abbassamento di un marciapiede, funzionale non solo all’autonomia del loro figlio in carrozzina, ma ai vari negozi o uffici vicini. Brevemente hanno fatto anche cenno al percorso fatto per ottenere sponsor che sostenessero il desiderio del loro figlio di giocare ad hockey in carrozzina, consentendogli di raggiungere livelli agonistici nella squadra nazionale.

E poi la testimonianza di un parroco che tra i suoi lettori fidati della liturgia domenicale ha una signora non vedente che legge la Sacra Scrittura in braille. Questi fatti, non sono frutti di pietismo di tipo assistenzialistico, ma di un forte riconoscimento pratico della pari dignità e “opportunità” che tutti noi abbiamo e dobbiamo avere, pur convivendo con limiti severi.

E’ quindi maturata l’esigenza di fare rete, di “esportare” nelle varie regioni d’Italia queste buone prassi, come diceva un’insegnante di sostegno; scovare le esperienze che ci sono in giro per scrivere, come qualcuno ha detto, “cose nuove su pagine nuove di questo libro aperto che è il limite”. Ci aspetta tanto lavoro, ma se impariamo sempre più a costruire ed allargare le nostre  relazioni, mettendo in risalto quelle che già ci sono e quelle che ancora non si conoscono, potremo usare i nostri limiti come fari di luce, per illuminare, costruire e prenderci cura di  quella nuova civiltà della fraternità che tutti noi desideriamo, insieme perché diversi, insieme perché unici.

Scarica la locandina del Webinar >> PDF DOCX

Il film “Opportunity!” proiettato nel corso del Webinar può anche essere rivisto separatamente su YouTube, con sottotitoli selezionabili in 5 lingue. E’ disponibile anche la trascrizione integrale, con descrizione delle immagini >> PDF DOCX